Permeabili al contatto nella relazione educativa. La sottile linea di confine tra la mente degli operatori e quella degli utenti in un servizio educativo per persone adulte in situazione di disabilità

Autori

  • Stefania Ulivieri Stiozzi Università di Milano-Bicocca

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/8355

Parole chiave:

pratiche educative, disabilità, gruppo, affetti, campo istituzionale

Abstract

Il contributo analizza un momento critico vissuto da un’equipe che lavora in un Centro con persone adulte in situazione di disabilità psichica. Il contatto con la sofferenza di utenti, che comunicano prevalentemente il loro disagio tramite prolungate crisi, produce negli operatori una forte dispersione di energie emozionali. Per proteggersi dall’urto di sofferenze arcaiche, i gruppi professionali mettono in campo potenti difese. La spinta a progettare attività serve anche a costruire un presidio all’ansia degli educatori che sperimentano spesso un vissuto di impotenza e di intossicazione mentale dovuto alla sovraesposizione ai quadri di forte disagio degli utenti. Il contributo prende in esame un laboratorio fotografico, presentato in una seduta di supervisione. La domanda che fa da filo conduttore al lavoro del gruppo è se le fotografie scattate da un utente possano chiarire non tanto le problematiche individuali, ma offrire delle piste per comprendere alcuni nuclei di sofferenza che si situano nel campo della relazione operatori-utenti.

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Pubblicato

2018-06-30

Come citare

Ulivieri Stiozzi, S. (2018). Permeabili al contatto nella relazione educativa. La sottile linea di confine tra la mente degli operatori e quella degli utenti in un servizio educativo per persone adulte in situazione di disabilità. Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 13(1), 219–233. https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/8355

Fascicolo

Sezione

Articoli