La vita al lavoro
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/7093Parole chiave:
pedagogia del lavoro, biopolitiche del lavoro, competizione mobilitante, formazione, educazione alla relazionalitàAbstract
Il lavoro di oggi è un lavoro centrato sulle qualità umane. Il potenziale cognitivo e relazionale costituisce il cuore pulsante di un’attività lavorativa smaterializzata. La vita intera entra nel processo produttivo. Muovendo dal punto di vista della pedagogia del lavoro, l’articolo analizza le implicazioni biopolitiche di questo ingresso, focalizzandosi sulla governamentalità neoliberista del lavoratore-impresa. Secondo la letteratura biopolitica, infatti, il coinvolgimento della totalità delle risorse personali e interpersonali non genera opportunità autentiche di sviluppo umano, ma una nuova forma di sfruttamento. L’articolo, pertanto, si sofferma su alcune traiettorie pedagogiche percorribili al fine di opporsi educativamente, culturalmente e anche politicamente ad un dispositivo di assoggettamento che fa principalmente leva sulla competizione mobilitante.
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