What teachers think about inclusion. Data from a large-scale explorative survey
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/4360Parole chiave:
Inclusione, Tecnologie educative, Lavoro di gruppo, Individualizzazione, PersonalizzazioneAbstract
L’inclusione risulta ai primi posti delle agende dei sistemi educativi scolastici di tutto il mondo. Ma cosa significa “inclusione”? Gli insegnanti sanno veramente di cosa si tratta? Conoscono le strategie per realizzarla? Questo lavoro esplora alcuni dei “miti” sul tema, sottolineando alcune possibili contraddizioni tra ciò che viene dichiarato e ciò che viene agito rispetto alla inclusione. Ad esempio il lavoro di gruppo viene considerato come una “tipica” strategia inclusiva, ma, dietro ad una affermazione come “tutti hanno partecipato”, si nasconde spesso lo scarso contributo da parte degli studenti considerati “meno competenti”, o in situazione di difficoltà. Inoltre, se da un lato l’apprendimento tra pari può essere una importante strategia per migliorare il rendimento degli studenti con difficoltà, dall’altro, non consente agli alunni “più competenti” di esprimere al meglio il proprio potenziale. A partire dalla esperienza progettuale maturata nella iniziativa FIRB “Learning For All” (www.learningforall.it), l’articolo presenta i risultati di una indagine esplorativa che ha coinvolto più di 250 insegnanti della scuola italiana. Senza la pretesa di generalizzare i risultati, questo contributo tenta di far emergere cosa pensano gli insegnanti della inclusione, cosa fanno in classe per realizzarla, cosa stanno ottenendo in termini di benefici e problemi.
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