Abitare l’emergenza: bambini difficili in una città difficile
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/6718Parole chiave:
inclusione, disagio sociale, pratiche riflessive, relazione educativa, ricerca-azioneAbstract
Quale “città”, quale “abitare”, quale “modo di giocare” appartengono all’esperienza di bambini che vivono in una condizione di emergenza socio-culturale? Il contributo intende proporre una riflessione sulla qualità dell’azione educativa in un contesto di particolare difficoltà, quale quello di alcune zone della Regione Campania. A tale scopo, si descrive quanto, da oltre dieci anni, si realizza col Metodo Integra in progetti rivolti a bambini che non si possono definire “a rischio”, ma “oltre il rischio”, perché non rischiano, ma hanno già subito violenze, abbandono, deprivazione. Con loro ed i loro genitori si cerca di costruire progetti di vita autonomi e realmente emancipativi.
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