Play and the city
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/6717Parole chiave:
città, gioco, educazione all’aperto, ambiente, avventuraAbstract
La città si è da sempre configurata come un “campo giochi” costituito da cortili, strade, aree verdi, zone appartate o abbandonate. Bambini e ragazzi colonizzavano questi spazi con una socialità ludica che era parte della loro formazione. Oggi, la condizione urbana vede l’infanzia sempre più “agli arresti domiciliari e scolastici”, impossibilitata a muoversi nel territorio se non in situazioni di libertà vigilata, inibita nella ricerca di quel “senso dell’avventura” che comprende le esperienze dove “correre il rischio” fa parte del gioco. Rispetto alla scuola, contro la definizione corrente di “ambiente di apprendimento” concepito soprattutto come spazio indoor didatticamente e tecnologicamente attrezzato, sosteniamo che il primo fondamentale ambiente di apprendimento sia l’ambiente esterno, quello naturale e sociale, a partire dalla dimensione più vicina del giardino della scuola o del territorio circostante.
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