Intercultura, tecnologia e rete. Progettare l’apprendimento straniero
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1987Abstract
Nell’ottobre del 2009 l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – organismo incaricato di attribuire e regolamentare i nomi di dominio sul web) ha deciso che si potranno registrare siti internet con nomi espressi anche con un alfabeto diverso da quello latino come: arabo, persiano, russo, hindi, greco, coreano, ebreo, giapponese, tamil, cinese tradizionale e semplificato. In questo modo la rete sarà resa più accessibile per milioni di utenti che utilizzano caratteri diversi da quelli occidentali. Cosa rappresenta questo cambiamento tecnico da un punto di vista educativo? La rete diventa multipolare o più complicata? Partendo da questo spunto, l’articolo focalizza i significati educativi della rete in senso interculturale cercando di individuare le caratteristiche formative dei linguaggi (scritti e non) fra universalità e individualità. Nella seconda parte, vengono sottolineate le competenze dei docenti che intendono organizzare lezioni tecnologiche in classi dove sono presenti alunni stranieri al fine di progettare percorsi didattici che avvi-cinino gli stili di apprendimento sviluppatisi in contesti e culture differenti da quella occidentale.Downloads
Come citare
Parmigiani, D. (2010). Intercultura, tecnologia e rete. Progettare l’apprendimento straniero. Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 5(2). https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1987
Fascicolo
Sezione
PEDAGOGIA INTERCULTURALE, SOCIALE E DELLA COOPERAZIONE - Resp. Antonio Genovese
Licenza
Copyright (c) 2010 Davide Parmigiani
I diritti d'autore di tutti i testi pubblicati dalla rivista appartengono ai rispettivi autori senza alcuna restrizione.
Questa rivista è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported (licenza completa).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy .