La scuola che ha scelto di cambiare. L’esperienza delle Scuole di Seconda Opportunità in Italia.

Autori

  • Maria Cristina Guarnieri

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1524

Abstract

Dietro alla nascita e allo sviluppo delle Scuole di Seconda Opportunità si cela una domanda fondamentale a cui la stessa Istituzione Scolastica è chiamata a rispondere, e cioè in questi decenni la scuola è stata capace di formare le “persone” ed oggi quali ostacoli incontra nel raggiungimento di questo obiettivo? Al centro dell’attenzione va posta la formazione dell’uomo prima ancora che del cittadino, come se la crescita dell’humanitas, che è propria di ogni individuo, avesse la priorità o, fosse elemento determinante, rispetto allo sviluppo della cittadinanza. In sostanza non può esistere cittadino, se prima non ha fatto la sua comparsa l’uomo. La scuola non può essere colpevolizzata per il processo di disumanizzazione in atto, o “secolarizzazione” o periodo “postmoderno” come è stato definito, ma ha l’obbligo istituzionale di lottare affinché le giovani generazioni prendano coscienza del valore della vita stessa e della centralità dello studio e della cultura non come mezzo di riscatto o ascesa sociale, ma come fonte primaria di humanitas, di senso e di orientamento per l’esistenza.

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Come citare

Guarnieri, M. C. (2008). La scuola che ha scelto di cambiare. L’esperienza delle Scuole di Seconda Opportunità in Italia. Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 3(1). https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1524

Fascicolo

Sezione

PEDAGOGIA GENERALE - Resp. Mariagrazia Contini