Le cure educative nella scuola di Mompiano e nelle Case dei bambini di Roma e Milano in età giolittiana.

Autori

  • Tiziana Pironi

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1523

Abstract

Nell’importante fase di modernizzazione che investe la società italiana agli inizi del Novecento, il problema delle istituzioni infantili prescolastiche diventa centrale nel dibattito pedagogico del tempo. Rilevante appare il contributo offerto dall’emancipazionismo femminile per un superamento delle vecchie pratiche filantropiche in vista di un moderno concetto di assistenza: ciò implica il superamento della visione puramente custodialistica dell’ “asilo”, di cui si sottolinea l’importante funzione educativa, con una conseguente riflessione sulle “cure” da destinare all’infanzia. E’ proprio in questo momento che si realizzano due esperienze educative, su cui converge subito l’attenzione del mondo politico e pedagogico, e che diventeranno due punti di riferimento per l’educazione infantile. Si tratta di due “modelli” profondamente segnati dalla differenziata situazione socio-culturale in cui vengono inizialmente sperimentati: la Scuola materna di Rosa Agazzi, espressione di un’Italia ancora in prevalenza agricola e contadina; la Casa dei bambini di Maria Montessori, concepita in un progetto di riqualificazione urbanistica, nella realtà di degrado sociale delle grandi periferie di Roma e di Milano.

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Come citare

Pironi, T. (2007). Le cure educative nella scuola di Mompiano e nelle Case dei bambini di Roma e Milano in età giolittiana. Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 2(1). https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/1523

Fascicolo

Sezione

PEDAGOGIA E DIDATTICA DEI SERVIZI EDUCATIVI- Resp. Milena Manini