Il debito della ragione. L’attualità dell’estetica di Schiller per l’educazione permanente

Autori

  • Cristina Coccimiglio INDIRE
  • Patrizia Garista INDIRE Università degli Studi di Perugia

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/10724

Parole chiave:

educazione estetica, STE(A)M, Bildung, apprendimento trasformativo, giustizia sociale

Abstract

Con la modernità si può intendere Bildung come fiducia nelle capacità della ragione di ‘umanizzare’ la vita nel suo insieme, come opportunità di assegnare a essa un senso di libertà e di moralità. Bildung come riscatto dell’umano da forme di dominio. Vi è però un debito della ragione, quello che essa matura nei confronti del sensibile. Nelle “Lettere sull’educazione estetica” Schiller propone una mediazione estetica tra sensibile e razionale, la necessità di pensare un terzo mediatore tra i due che chiama “stato estetico” o “ästhetischer Spieltrieb”. Tale mediazione anticipa l’attuale connessione tra apprendimento trasformativo e Bildung. Con il tenore utopico del suo progetto di rigenerazione armonica dell’uomo, Schiller presenta un’alternativa radicata nella coscienza della frattura prodotta nella storia dell’umanità, pensando la funzione dell’educazione estetica, argomentata in questo contributo in rapporto a temi cruciali dell’educazione permanente.

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Pubblicato

2020-06-30

Come citare

Coccimiglio, C., & Garista, P. (2020). Il debito della ragione. L’attualità dell’estetica di Schiller per l’educazione permanente. Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 15(1), 217–230. https://doi.org/10.6092/issn.1970-2221/10724

Fascicolo

Sezione

Articoli